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Lekythos: Tutorial Blender 2.8

La ricostruzione virtuale del vaso greco prende forma grazie alla documentazione storica ed iconografica  che negli anni si è andato a ricercare. Grazie all'apporto storico si è potuto ricostruire, in ogni suo aspetto, questo importante manufatto della cultura classica. 

 

La collezione Spinelli è una delle ultime grandi collezioni ottocentesche acquisite ed esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Si formò dagli scavi archeologici promossi dal Barone Marcello Spinelli tra il 1878 e il 1886. La collezione fu esposta  nella cosiddetta casina Spinelli, villa nobiliare nei pressi dei luoghi indagati e ricostruita dal team di SCAPE3D, edificata dei pressi del foro della città romana di Suessula, non lontana della città campana di Acerra.

 

Alcuni vasi attici figurati, tra questi vi è la splendida Lekythos che il team di SCAPE3D ha ricostruito virtualmente, sono oggi esposti nel Museum of fine Arts di Boston e nel Toledo Museum of Art. Probabilmente la loro dispersione è avvenuta durante l’occupazione tedesca e poi americana durante la II guerra mondiale.

 

Ecco una descrizione  del vaso in un inventario dell'epoca:

"Di vasi della maniera a figure rosse severa finora non ve n'è alcuno, ad eccezione di que' pubblicati sopra, provenienti da' cubi di tufo e del cratere di Hieron e Makron. Invece sono lieto di poter ora pubblicare nella fig. 25 e sulla tavola XI, XII n. 5, dietro disegno del sig. Eichler, la bella lekythos policroma a fondo bianco descritta Bull. 1879, 148 seg. ('), alla quale descrizione e spiegazione nulla ho da aggiungere. Però, grazie specialmente alle osservazioni del Purtwaengler, siamo oggi in grado di fissarne con maggior precisione la famiglia e l'epoca. Niente ci impedisce di stabilire che il bel vaso fosse fabbricato in Atene nel primo terzo della guerra peloponnesiaca, fors'anche prima, sempre però Fig. 25 prima della presa di Clima nel 420. Tecnicamente corrisponde al primo gruppo fra le leciti a fondo bianco dello stile bello e specialmente alla lecito berlinese 2443, anch'essa insignita di iscrizioni, aggiunta altrettanto frequente ne' primi tempi di questa pittura quanto è rara, anzi rarissima, dal secondo periodo dello stile bello in poi. È noto oramai pure, che le scene domestiche sono più frequenti ne' primi tempi di questa pittura, mentre più tardi essa abbracciò esclusivamente soggetti sepolcrali. Egregiamente però un tipo come il nostro ci addita la strada, che condusse gli artisti ateniesi ad ideare quelle composizioni de' rilievi, come p. es. di quello per Hegeso {Arch. Zeil. 1871 tav. 42), nelle quali la somma semplicità, che sembra tanto ingenua, non è che il risultato dello studio comune degli scultori e pittori de' decenni antecedenti."

 LA NECROPOLI DI SUESSULA. (vedi Bull. delVInst. 1878, 145-165; 1879, 141-158).